Il confronto tra la dentatura di un sospettato e l’impronta di morsicatura viene effettuato sempre più di frequente tramite metodiche computer-assistite di sovrapposizione di immagini: il profilo occlusale della riproduzione della dentatura del sospetto viene cioè sovrapposto all’immagine dell’impronta di morsicatura ad uguale ingrandimento per poi analizzarne compatibilità, incompatibilità e corrispondenze. Le impronte di morsicatura sono di frequente riscontro in caso di aggressioni a sfondo sessuale e le localizzazioni tipiche sono gli avambracci, il seno, le gambe e i genitali.

È fondamentale la tempestività delle osservazioni e rilievi, soprattutto se su cute, sia in caso di soggetto vivo (a causa delle modificazioni del tegumento dovute alla guarigione delle lesioni), sia su cadavere (per evitare le alterazioni dovute ai fenomeni postmortali). Sulla lesione, usualmente ellittica, ecchimotica centralmente, mostrante le impronte degli elementi dentari sul suo perimetro, vengono prima di tutto effettuati dei tamponi per prelevare eventuale materiale genetico dell’aggressore; successivamente si effettuano i rilievi fotografici avendo cura di posizionare un riferimento metrico sulla cute e scattando le fotografie evitando ogni possibile deformazione o distorsione.

È possibile produrre un calco della impronta di morsicatura utilizzando i materiali da impronta odontoiatrici (ad esempio polivinilsilossani). La cute del cadavere una volta prelevata e transilluminata può meglio evidenziare alcune caratteristiche della lesione. In caso di sedi raggiungibili dalla bocca della vittima può essere opportuno rilevarne l’impronta dentaria al fine di escludere una lesione autoinflitta.

Si deve tenere presente che alcune lesioni sono difficilmente riconducibili all’azione della dentatura umana soprattutto se inferte con poca forza (si presenta solo un’ecchimosi tondeggiante), con troppa forza (a causa dell’asportazione di tessuto), se impronte multiple, sovrapposte o parziali o inferte su porzioni corporee eccessivamente curve. Inoltre alcuni oggetti a sezione tubolare possono lasciare sulla cute lesioni erroneamente interpretabili come impronte di morsicatura. Sul sospettato viene effettuata una visita odontoiatrica prendendo nota di formula dentaria, patologie, fratture coronali, anomalie di forma sede e posizione; è consigliabile rilevare l’impronta con materiali di lettura precisa al fine di rilevare anche le più piccole infrazioni dello smalto.