Una impronta di morsicatura utile a scopi forensi può essere definita come una alterazione fisica o una lesione mostrante alcune caratteristiche dell’apparato stomatognatico che l’ha provocata. Possono quindi essere rinvenute su oggetti o cibi presenti sulla scena di un crimine, sulla cute di un cadavere o di una persona aggredita e la loro utilità consiste ovviamente nella possibilità di risalire al soggetto che le ha prodotte.