07.06.2008 - Sono una studentessa all'ultimo anno di Odontoiatria...Mi chiedevo, qualora un laureato decidesse di frequentare un master in odontologia forense, quali possibilità lavorative avrebbe davanti e come sarebbe possibile intraprendere tali strade.
 

 

Per quanto riguarda l'attivita "forense" (identificazione personale, stima età cronologica, studio resti umani, impronte di morsicatura....) il lavoro è commissionato generalmente da procure, tribunali, forze di polizia, raramente da privati e svolto in strutture idonee al trattamento di resti umani (istituti, dipartimenti universitari, ospedali...).
Nella maggior parte di questi casi il lavoro dell'odontologo è associato a quello del medico legale; un consiglio per intraprendere questa via è quindi quello di avvicinarsi alla reatà locale della medicina legale (panorama piuttosto eterogeneo in Italia) al fine di proporre la propria collaborazione.

Nonostante non sia necessario alcun titolo specifico è ovviamente consigliabile integrare le proprie conoscenze odontoiatriche con nozioni proprie della medicina legale e delle scienze forensi prima di avvicinarsi alla realtà del tavolo autoptico.
Spesso in Italia i corsi di odontologia forense trattano anche di temi quali la responsabilità professionale e la valutazione del danno odontoiatrico che ovviamente nulla hanno a che vedere con le scienze forensi di cui qui si vuole parlare. Le nozioni acquisite in merito a queste ultime tematiche sono sicuramente più facilmente "spedibili" nel mondo del lavoro. La richiesta di odontoiatri in grado di affrontare queste questioni, in associazione ai medici legali, è sempre maggiore da parte di medici legali stessi, compagnie assicurative, avvocati, tribunali civili, ecc. Anche in quest'ultimo caso il consiglio è quindi quello di avvicinarsi al mondo della medicina legale contattando le varie realtà locali (singoli medici legali, compagnie assicurative, avvocati, ecc.)